Politica della Polonia

La politica della Polonia ha luogo in una repubblica parlamentare, in cui il primo ministro è il capo del governo. Il potere esecutivo è esercitato dal governo; quello legislativo è ricoperto sia dal governo che dalle due camere del Parlamento, il Sejm e il Senato. Il potere giudiziario è indipendente dall'esecutivo e dal legislativo.

Il potere esecutivo è esercitato dal governo, che consiste di un Consiglio dei ministri diretto dal primo ministro; i suoi membri sono tipicamente scelti dalla coalizione di maggioranza nella camera bassa del Parlamento (Sejm), anche se non sono infrequenti le eccezioni. Il governo è nominato formalmente dal presidente, e deve superare la mozione di fiducia al Sejm entro due settimane.

I membri del Parlamento sono eletti con sistema proporzionale, con la clausola che i partiti che non rappresentano le minoranze etniche devono ottenere almeno il 5% dei voti a livello nazionale per poter accedere al Parlamento. Attualmente, sono rappresentati quattro partiti; le elezioni parlamentari si ripetono almeno ogni quattro anni.

Il presidente della Polonia, come capo di Stato, ha il potere di porre il veto alla legislazione approvata dal Parlamento, ma per il resto ha un ruolo meramente rappresentativo. Le elezioni presidenziali si svolgono ogni 5 anni. Il sistema politico è definito dalla Costituzione della Polonia, che garantisce anche un ampio spettro di libertà personali.

Il ramo giudiziario gioca un ruolo minore in politica, eccezion fatta per il Tribunale Costituzionale, che può annullare le leggi che violano le libertà garantite dalla Costituzione.


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